sabato 16 ottobre 2010

La riflessione di un nostro amico lettore

Su quel tema [graffiti n.d.r.] ci sarebbe molto da dire, anche perché se non si sta attenti ad informare nel giusto modo, si rischia di confondere il puro vandalismo con la vera cultura del graffito, una cultura che ormai resta intatta in rarissimi casi, in poche elite di artisti che la vivono in modo civile e corretto limitandosi a creare opere d'arte in luoghi fuori città adibiti appositamente a quell'utilizzo, con tanto di autorizzazione o addirittura sotto commissione dello stesso comune, che magari intende valorizzare con l'opera di una mano esperta un muro di periferia altrimenti spoglio e squallido. Ma ovviamente non è il caso dello stupido e insensato vandalismo del writer da quattro lire che purtroppo imperversa nella maggior parte delle aree metropolitane di tutto il mondo (Europa, Italia, Napoli e San Sebastiano [Comune in cui entrambi siamo residenti n.d.r.] inclusi!). Questi ultimi non sono artisti, ma li identifico piuttosto con persone che, ai danni dei muri pubblici, lasciano un loro scarabocchio per lasciare una traccia, al pari di un gatto o un cane che con uno spruzzo di urina marca il territorio. Ma anzicchè urina, pisciano ciò che, con un po' di presunzione e dandosi un po' di arie, chiamano "tag"!

Piero Landolfi

martedì 5 ottobre 2010

Roma, capitale dei graffiti

Non ci sono dubbi a riguardo, la città di Roma non è solo la capitale d'Italia, ma è anche la capitale (ahimè) dei graffiti. Un'idea del degrado la si può avere già all'arrivo in stazione Roma Termini. Il treno percorre gli ultimi km prima di entrare in stazione a velocità ridotta e i graffiti non sono più una macchia di colore indistinta su un muro. Si riescono a riconoscere forme, colori e a decifrare le tags. Negli ultimi anni, i writers romani (e non) realizzano, lungo la linea ferroviaria, sempre meno murales e sempre più tags (alcune talmente grandi da ricoprire metri di superfici). Quello che mi ha colpito è l'altezza sempre maggiore a cui si sono spinti...diversi metri dal suolo. Come arriveranno fin lassù? Possibile che nessuno noti nulla? E i writers resteranno impuniti?


mercoledì 15 settembre 2010

Ci contattano dalla Danimarca

Pubblico un'e-mail ricevuta un paio di giorni fa dal giornalista danese Lars Vestergaard Jensen. Il blog Ripuliamoli!, a quanto pare, è seguito anche nella lontana Danimarca.

Caro gente del sito Ripuliamoli!,

sono un giornalista che lavora su un progetto di graffiti sia di treno sia di cittá. Vorrei fare una sorta di confronto tra Copenhagen e altre cittá come Milano o altre cittá in Italia per capire meglio cosa stai facendo e se forse altri paesi hanno piu successi in combattere graffiti. Per cio vorrei chiedere a lei se conosce un esperto in questo soggetto e forse mettermi in contatto con questa persona. Puo essere un ricercatore dell'universita, un giornalista o qualcon'altro persona. Forse puo anche essere una di voi della blog. Spero che mi potrá aiuatere in qualche modo. Tanto scusi per la grammatica.

Cordiale saluti,

Lars Vestergaard Jensen, giornalista, DJH, Århus,

Danimarca, t (045) 51299 ***

domenica 25 luglio 2010

Ospedale Grassi, graffiti in sala d'attesa e...non solo

Ogni superficie della sala d'attesa del Pronto soccorso ginecologico dell'Ospedale Grassi di Ostia - XIII Circoscrizione del Comune di Roma - è stata interamente ricoperta di scritte, a cominciare dal cartello che segna l'ingresso all'area riservata alle partorienti, dove la scritta «blocco parto» è stata rielaborata e corretta in un «SbRocco e partoRISCO».
I vandali - Neo-papà, parenti o amici, armati di pennarelli e bombolette spray hanno preso di mira distributori delle bevande, il climatizzatore, l'orologio, il pavimento e persino il soffitto. Nessuna suppellettile è sfuggita ai grafomani. Ma il tour del degrado continua all'esterno della struttura. L'ingresso, le pareti esterne dell'edificio e le strisce pedonali davanti al reparto sono piene zeppe dei nomi dei nascituri con tanto di data di nascita e relativo peso. Qualcuno ha pensato addirittura di realizzare enormi murales.
La soluzione - «L'unica soluzione, per evitare che la riverniciatura diventi inutile, sarà creare una parete plastificata fornita di pennarelli, da ripulire una volta a settimana - spiega Lindo Zarelli direttore sanitario dell'ospedale. Non ho alcuna intenzione di spendere soldi per ritinteggiare la sala, ben sapendo che durerebbe pochi giorni. Anche le denunce di chi è stato colto in flagrante non sono servite a niente»
L'intera galleria degli orrori è visibile qui. Mai visto nulla del genere, nemmeno nella più degradata stazione della metropolitana!

lunedì 19 luglio 2010

Imbrattare i muri non è un reato

All'indomani del proscioglimento del writer milanese Daniele Nicolosi, in arte Bros, dovuto a fatti prescritti o improcedibili per mancanza o remissione della querela, persiste l'enigma: i graffiti sono arte o vandalismo? Il giudice monocratico della VI sezione penale del Tribunale di Milano, Dott. Guido Piffer, non ha assolto nel merito dalle accuse il 28enne dimostrando così quanto prima che giudiziario, lo scontro sia stato culturale. Questa vicenda rischia di essere un pericoloso caso scuola per gli altri graffitari, che continueranno, così, ad agire indisturbati, sapendo che il rischio di essere condannati, in sede penale, è molto basso. E, poi, c'è la beffa nei confronti di cittadini e amministrazioni, vittime degli imbrattamenti, che continueranno a sentirsi indifesi. Polemico il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato: "La legge non prevede distinzioni tra graffitari di serie A e di serie B. Per Bros, come per gli altri autorevoli o sedicenti esponenti della street art, non si capisce perché si dovrebbero fare delle eccezioni". Soddisfatto invece, Bros: "Per me non cambia niente. Continuerò a portare in giro la mia arte".

Nella foto in alto a sinistra: il writer Bros

venerdì 2 luglio 2010

Roma, imbrattata la Scala Santa
















La Scala Santa a Roma e' stata imbrattata da scritte, alcune ingiuriose. L'atto di vandalismo e' avvenuto la scorsa notte e la gendarmeria vaticana stamani, dopo averle scoperte, ha avvisato il Campidoglio. Alcune scritte sembrano in lingua straniera, altre riporterebbero frasi ingiuriose contro il Pontefice.

Le scritte si trovano sul sagrato e all'ingresso esterno della scala santa che si trova di fronte la basilica di San Giovanni. Secondo quanto si è appreso alcuni testimoni la scorsa notte attorno all'una e trenta avrebbero visto una persona fuggire dopo aver fatto le scritte. Molte frasi appaiono incomprensibili e riporterebbero lettere e numeri al contrario.

Fonte Libero News

mercoledì 30 giugno 2010

Convegno a Teramo. Writers: arte o vandalismo?

Stamattina ho ricevuto un'e-mail da parte di Eleonora Coccagna, direttrice dell'Electa Creative Arts, la quale mi ha informato di un convegno inerente al mondo dei writers, che si terrà a Teramo il giorno 23 luglio. Di seguito vi riporto il contenuto integrale dell'e-mail.
Buon giorno, stiamo organizzando, in collaborazione con l'assessorato alle politiche giovanili del comune di Teramo, per il 23 luglio 2010 un convegno sui writers inerente la diatriba su arte o fenomeno vandalico. Le posizioni sono diverse e divergenti. Gradirei un contatto telefonico per sapere il Vs punto di vista e una Vs eventuale partecipazione al convegno. Mi scuso per il ritardo della comunicazione. Aspetto notizie nel più breve tempo possibile.

venerdì 11 giugno 2010

Retake Ponte Milvio

Apprendo dell'ennesima iniziativa contro il degrado, che si svolgerà a Roma, precisamente a Ponte Milvio (quello dei lucchetti di Moccia per intenderci), dall'attivissimo blog Riprendiamoci Roma. L'evento è stato organizzato dall'associazione americana Retake Roma e prenderà il via domani, sabato 12 giugno, alla ore 10:00 da Piazzale di Monte Milvio. Saranno rimosse le tags, gli adesivi e tutto ciò che deturpa l'area in questione. Romani partecipate numerosi e riprendetevi la vostra città!