sabato 16 ottobre 2010

La riflessione di un nostro amico lettore

Su quel tema [graffiti n.d.r.] ci sarebbe molto da dire, anche perché se non si sta attenti ad informare nel giusto modo, si rischia di confondere il puro vandalismo con la vera cultura del graffito, una cultura che ormai resta intatta in rarissimi casi, in poche elite di artisti che la vivono in modo civile e corretto limitandosi a creare opere d'arte in luoghi fuori città adibiti appositamente a quell'utilizzo, con tanto di autorizzazione o addirittura sotto commissione dello stesso comune, che magari intende valorizzare con l'opera di una mano esperta un muro di periferia altrimenti spoglio e squallido. Ma ovviamente non è il caso dello stupido e insensato vandalismo del writer da quattro lire che purtroppo imperversa nella maggior parte delle aree metropolitane di tutto il mondo (Europa, Italia, Napoli e San Sebastiano [Comune in cui entrambi siamo residenti n.d.r.] inclusi!). Questi ultimi non sono artisti, ma li identifico piuttosto con persone che, ai danni dei muri pubblici, lasciano un loro scarabocchio per lasciare una traccia, al pari di un gatto o un cane che con uno spruzzo di urina marca il territorio. Ma anzicchè urina, pisciano ciò che, con un po' di presunzione e dandosi un po' di arie, chiamano "tag"!

Piero Landolfi

5 commenti:

Antonio ha detto...

Dopo Alemanno anche Casini si esibisce nel cancellare i graffiti/tag

http://www.corriere.it/gallery/politica/10-2010/casini/1/casini-cancella-graffiti_2c029b04-deae-11df-99d6-00144f02aabc.shtml#2

n@po ha detto...

Se altri politici italiani inizieranno a cimentarsi, seppur simbolicamente, in iniziative anti-degrado, probabilmente qualcosa cambierà. Dopotutto il buon'esempio deve partire da chi ci governa.

Antonio ha detto...

http://commondatastorage.googleapis.com/static.panoramio.com/photos/original/14770949.jpg
http://commondatastorage.googleapis.com/static.panoramio.com/photos/original/27542028.jpg

che tristezza vedere angoli di Venezia imbrattati...una città che vive solo di turismo non può accettare che 4 idioti si divertino sui muri delle case...un altro punto a favore del paese del bunga bunga...

n@po ha detto...

Fa male vedere imbrattati i muri di una città unica al mondo, come Venezia. Mi auguro che la situazione interessi solo pochi edifici. Di sicuro non siamo ai livelli di schifo raggiunti a Roma e a Napoli (tanto per fare due esempi eclatanti).

Antonio ha detto...

il problema è che se non vengono al più presto coperti, mese dopo mese poco alla volta continueranno ad aumentare...imbrattano qualsiasi posto ormai....