mercoledì 30 giugno 2010

Convegno a Teramo. Writers: arte o vandalismo?

Stamattina ho ricevuto un'e-mail da parte di Eleonora Coccagna, direttrice dell'Electa Creative Arts, la quale mi ha informato di un convegno inerente al mondo dei writers, che si terrà a Teramo il giorno 23 luglio. Di seguito vi riporto il contenuto integrale dell'e-mail.
Buon giorno, stiamo organizzando, in collaborazione con l'assessorato alle politiche giovanili del comune di Teramo, per il 23 luglio 2010 un convegno sui writers inerente la diatriba su arte o fenomeno vandalico. Le posizioni sono diverse e divergenti. Gradirei un contatto telefonico per sapere il Vs punto di vista e una Vs eventuale partecipazione al convegno. Mi scuso per il ritardo della comunicazione. Aspetto notizie nel più breve tempo possibile.

venerdì 11 giugno 2010

Retake Ponte Milvio

Apprendo dell'ennesima iniziativa contro il degrado, che si svolgerà a Roma, precisamente a Ponte Milvio (quello dei lucchetti di Moccia per intenderci), dall'attivissimo blog Riprendiamoci Roma. L'evento è stato organizzato dall'associazione americana Retake Roma e prenderà il via domani, sabato 12 giugno, alla ore 10:00 da Piazzale di Monte Milvio. Saranno rimosse le tags, gli adesivi e tutto ciò che deturpa l'area in questione. Romani partecipate numerosi e riprendetevi la vostra città!

lunedì 7 giugno 2010

Graffiti su un vagone. Rischia 3 anni di carcere

Provate ad indovinare in quale città sarà applicata una pena così esemplare. Avete 10 secondi di tempo per pensarci, ma oggi sarò magnanimo e ve ne concederò il doppio.
Se avete pensato ad una città italiana siete fuori strada, infatti la notizia giunge dalla lontanissima Singapore. Vi invito a leggere l'articolo pubblicato dal sito Varese Notizie, che qui riporto integralmente...offre uno spunto per molte riflessioni.

Rischia una pena corporale e tre anni di carcere il cittadino svizzero accusato da un tribunale di Singapore di essersi introdotto illegalmente in un deposito delle metropolitana e di aver imbrattato un vagone con dei graffiti.

L'uomo di 32 anni è stato arrestato il 25 maggio a Singapore dopo essersi introdotto, assieme a un britannico, in una zona dall'accesso vietato.

Stando al capo d'accusa i due avrebbero compiuto atti di vandalismo su beni pubblici, tagliando la recinzione e imbrattando il treno. Il giudice ha fissato una cauzione pari a circa 82'000 franchi. Il passaporto del cittadino elvetico è stato confiscato. L'ambasciata elvetica fornirà un sostegno consolare, ma non intende interferire nel processo. Singapore, dove ordine e pulizia regnano sovrani, infligge sanzioni durissime ai trasgressori.

Un atto di vandalismo può essere punito con otto colpi di bastone, tre anni di prigione e 2000 dollari di multa (circa 1650 franchi). La città Stato accorda inoltre una grande importanza alla sicurezza della sua rete di trasporti pubblici, per timore di attacchi terroristici. La vicenda ricorda il caso del cittadino svizzero in Thailandia, che nel 2007 era stato condannato a dieci anni di reclusione per aver dipinto di nero alcuni ritratti del re Bhumibol. Per sua fortuna, il sovrano, che intrattiene ottimi rapporti con la Svizzera, lo aveva in seguito graziato.

venerdì 4 giugno 2010

Writer pentito: «Ho coperto Banksy era buio. Che errore, chiedo scusa»


Questo è il titolo dell'articolo pubblicato, in data 3 giugno, sul Corriere del Mezzogiorno da Alessandro Chetta. Sono rimasto piuttosto sbigottito da ciò che ho letto. Hes, il writer in questione, ha coperto uno stencil applicato da Banksy, il più famoso e misterioso artista della street-art, ma il punto della questione è un altro, questo ventenne ha imbrattato, col suo stupido e squallido murales, un muro di Via Benedetto Croce. Per chi non lo sapesse, questa strada è nel centro storico di Napoli, che è dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Nessuna altra città in Italia versa in un simile stato di degrado. E'possibile tollerare tutto ciò? In neretto vi evidenzio le frasi che hanno suscitato più rabbia dentro di me. E sapete per quale motivo? Provate a rispondere.

NAPOLI - Parla Hes, vent'anni, il writer dello "scempio". Per scrivere il suo nome con grandi lettere in argento ha coperto in via Croce un disegno a stencil di Banksy, lo street artist più famoso e misterioso del mondo. «È successa una cosa troppo strana quella sera - spiega - Ero nervoso perché non ero riuscito a fare un graffito in un’altra zona della città. Ci tenevo molto. Quindi, con altri compagni di crew, la Bsn (il gruppo di writers,ndr), siamo andati in giro per Napoli a mettere un po' di tag, di firme. Così - prosegue - ci siamo trovati in quella zona, via Benedetto Croce, all'angolo con via San Sebastiano, un posto centralissimo, molto visibile. Perciò abbiamo pensato: dipingiamo». E così addio Banksy.

«NON SI VEDEVA NIENTE» - «Già. Ma ma il disegno anzi lo stencil di Banksy io non l’ho proprio visto, lo giuro. Era buio pesto. Non sono uno che "crossa" gli altri, cioè che copre i graffiti altrui, sono uno tranquillo. Un’opera di un artista così famoso...mannaggia...c'è anche da dire, poi, che quel muro era in condizioni veramente pessime, non avrei mai pensato che potesse esserci un pezzo di Banksy. Gli chiedo scusa - dice il giovane graffistista -, per quello che può valere. È stato un errore: i bei disegni, al di là del fatto che siano di un artista di prestigio o meno, non vanno mai coperti».

Hes si sfoga dicendo che ora sta pagando questa svista notturna in termini, diciamo così, di reputazione. «La gente che ha letto quell’articolo sul Corriere del Mezzogiorno mi ha insultato e continua a farlo via internet. Ho discusso anche con i miei amici, che mi hanno dato torto. Ma io non sono un vandalo, rispetto i monumenti. Per esempio, sulla fontana di piazza Monteoliveto bombardata dalle tag di tutti, la mia sigla non compare. La comunità dei writers si è scagliata contro di me. Cosa che mi dispiace molto, anche perché ormai il danno è fatto».