mercoledì 13 aprile 2011

Napoli, storie di ordinario degrado

Mai titolo fu più azzeccato per descrivere il degrado che affligge la città di Napoli. L'episodio raccontato da Fabio Copellino sulle pagine del sito internet del Comitato civico di S.Maria di Portosalvo non è altro che il quadro desolante di quanto accade ogni giorno a Napoli, in questo caso all'esterno di un importantissimo complesso monumentale, alla luce del sole, e sopratutto tra l'indifferenza di tutti.
Una bella giornata di primavera. Sono circa le 13 e mi sto recando a San Martino con mio figlio di quasi 8 anni e la sua Ferrari F1 telecomandata. Arriviamo nel piazzale e iniziamo ad armeggiare con la macchina e il telecomando. Passa qualche minuto e ci accorgiamo (dico “ci” perché mio figlio me lo fa notare) di una coppia di “fidanzatini”, teenager, che in completa nonchalance, bomboletta spray in mano, scrivono frasi d’amore sul pavimento del piazzale antistante il Museo di San Martino. Entro per cercare i custodi. Li trovo e gli faccio notare quello che sta accadendo a pochi metri da noi. Uno dei due esce e dice “guagliù, basta, se no chiamm’ e guardie!”. Pronta la replica della ragazzina sedicenne (lo ammetterà lei stessa): “eh!, e guardie, mo avessem’ i’ in galera, pe na’ fesseria e chesta!” 
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1 commento:

Antonio ha detto...

Ormai la situazione è fuori controllo, se si sentono liberi di imbrattare in pieno giorno davanti ad un museo...vuol dire che ormai è diventato tutto lecito...se non si fa nulla per fermare questa moda anno dopo anno vedremo rovinati muri e luoghi storici in tutta Italia...come sta succedendo anche qui a Ferrara...muri di palazzi rinascimentali e medievali imbrattati dalle "scritte d'amore"...che ovviamene non vengono coperte...se non li fermi adesso diventerà una consuetudine per qualsiasi adolescente usare la bomboletta...che schifo di paese....