mercoledì 4 novembre 2009

Milano, banca dati "tags" inchioda writer

Il Comune di Milano, da sempre attivo nella lotta contro i graffiti selvaggi, ha messo a punto un utile strumento: una banca dati in cui sono registrati i nominativi e dei s. Quest'archivio digitale è utilizzato dal nucleo decoro urbano della Polizia Locale e ha già mietuto la prima vittima: si tratta di un graffittaro di 30 anni accusato di aver realizzato, due anni fa, alcune a firma “Resto” sul muro di cinta di un autosalone privato milanese in via Cassinis. A rendere nota la nuova misura è stato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza di Milano . Attraverso il riconoscimento delle , il simbolo con cui i s firmano le loro opere, potranno essere giudicati davanti al giudice di pace anche imbrattatori non colti sul fatto. Il suddetto giovane dovrà comparire davanti alla magistratura il 12 novembre; il giudice ha ammesso il Comune come parte civile per i danni all’immagine e in virtù delle spese sostenute per le ripuliture e le campagne antigraffiti.

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